Vilipendio alla libertà

Una manifestazione, una mostra antireligiosa, un cartello con l’immagine del papa. Troppo per una città come Lecce, abituata ad inginocchiarsi di fronte all’autorità religiosa dispensatrice di preghiere e scambi di favori… Se chi manifesta è pure anarchico, i cani da guardia non possono non intervenire.
In un pomeriggio assolato alcuni anarchici decidono di parlare per strada della continua intromissione nell’intimità di ognuno da parte del Vaticano. In seguito allo “scandalo pedofilia” la Chiesa è andata all’attacco pur di occultare e sviare il problema esplosivo al suo interno. Così l’offensiva contro aborto e omosessualità è stata ripetuta e violenta, fino ad affermare che la pedofilia sarebbe strettamente collegata all’omosessualità. Impossibile, per chi ancora ha coscienza, tacere davanti a queste parole che tentano di confondere la violenza sui minori (quello di cui sono responsabili moltissimi preti, secondo le cronache) con il libero amore tra persone dello stesso sesso.
Perché il discrimine è questo. Amare costringendo qualcuno, oppure amarsi liberamente e consensualmente. Il primo è un gesto terribile, il secondo meraviglioso.
Eppure la Chiesa pretende ancora dare lezioni di morale; la sua storia fatta di violenza, intolleranza, abusi, persecuzioni, continua a produrre vittime. La cappa di oppressione, sadismo, oscurantismo continua a negare la libertà. Già la Libertà! Violata e vilipesa dalle parole di papa e vescovi, quando affondano i loro anatemi contro chi non è conforme alla loro moralità. Libertà violata e vilipesa dagli agenti della Digos di Lecce che hanno denunciato alcuni anarchici per “vilipendio della religione dello Stato”, per aver esposto, durante la manifestazione citata, un cartello con l’immagine di Ratzinger, su cui fare centro con alcune freccette. Forse per ricordare le frecce della morale che papa e vescovi lanciano continuamente al cuore di ognuno quando condannano la sessualità libera. Quelle si, fanno veramente male.
Anarchici
[maggio 2010]